Piano di riorganizzazione della Rete Ospedaliera per Emergenza Covid – P.O. “SANTA SCOLASTICA – CASSINO”
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Collaudo P.S – Campus Bio Medico
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PROGRAMMAZIONE DI INTERVENTI URGENTI IN MATERIA DI POSTI LETTO DI TERAPIA INTENSIVA E SUB-INTENSIVA


POLICLINICO UNIVERSITARIO "MATER DOMINI - CATANZARO"


Individuazione Interventi


L’intervento si compone di n.3 realizzazioni:
  • 12 P.L. di TERAPIA INTENSIVA – 1070 mq
  • 6 P.L. di TERAPIA INTENSIVA– 525 mq
  • 11 P.L. di TERAPIA SUB-INTENSIVA– 400 mq

Descrizione Intervento


Gli interventi hanno previsto la realizzazione di P.L. in reparti di TERAPIA INTENSIVA e SUB-INTENSIVA su una SUPERFICIE COMPLESSIVA pari a 2000 mq, confermando nelle linee generali i criteri progettuali del progetto definitivo approvato, attraverso la modifica del layout dell’attuale reparto e la sua riconversione in terapia intensiva e sub-intensiva. In ciascun intervento di reparto si possono individuare tre distinte aree:
  • L’area della Terapia Intensiva o Sub-Intensiva e i locali a servizio della sala;
  • Percorso degli infermieri, con accesso indipendente, separato da quello dei parenti;
  • Percorso dei medici, analogamente dotato di un ingresso separato.
AREA DELLA TERAPIA INTENSIVA E I LOCALI ANNESSI: La Sala della Terapia Intensiva sarà dotata di n° 6 posti letto più una degenza singola con filtro per persone necessitanti di isolamento, atta ad accogliere anche degenti che necessitano di isolamento respiratorio a pressione negativa, posizionata all’estremo della T.I. e con accesso dal Filtro Degenti. Il locale controllo è stato posto in posizione baricentrica rispetto alla sala, separato dall’area della terapia intensiva attraverso un’ampia vetrata; in questo modo, il personale ha la possibilità di monitorare agevolmente i pazienti. La terapia intensiva e gli ambienti comunicanti sono dotati di porte e controsoffitti a tenuta.
PERCORSO INFERMIERI: Una delle finalità principali perseguite durante la fase progettuale è stata la creazione di un sistema di percorsi che permetta agli operatori sanitari la massima sicurezza, abbattendo il rischio di contaminazione. Ciò ha reso obbligata la scelta di differenziare i percorsi tra infermieri e medici, individuando due aree completamente separate.